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 NIPPONTŌ DŌJŌ

La pratica

Lo IAIDO è considerato da molti l'essenza moderna del Budo u. Equilibrato nei suoi movimenti, semplice nella sua eleganza, lo Iaido è pervaso da una serie di relazioni profonde ­ un respiro, un taglio, una vittoria. Lo Iaido incorpora in se il minimalismo estetico giapponese, dove ogni movimento è marcato dalla profondità spirituale derivante da migliaia di anni di studio nel massimo rispetto della vita e della morte.

Il significato dello Iaido

L'essenza dello Iaido è nota come SAYA NO UCHI letteralmente “dentro il fodero”, per vincere senza sfoderare. Una volta che la spada è sguainata uno dei due combattenti cadrà sicuramente. Ma se si riesce a raggiungere uno stato di armonia con l'altro è possibile evitare un inutile conflitto e viene meno la necessità di estrarre la spada. L'ideale è che il carattere dell'allievo venga forgiato attraverso l'allenamento in modo che, l'avversario, venuto a contatto con questo nobile carattere perda ogni sentimento di antagonismo ed i due raggiungano così l'armonia e diventino amici. Se tuttavia non è possibile impedire all'altro di sguainare, un antico testo sullo iaido predica:

“Prega affinché l'altro non sfoderi, ma alla fine, se non è possibile evitarlo, mettilo a morte con un colpo solo e prega perché riposi in pace”.

Ci si deve quindi accostare all'avversario non con odio ma con compassione. All'inizio, l'allenamento dello iaido si concentra sulla tecnica per poi passare gradualmente, mano a mano che l'abilità migliora, alla disciplina spirituale. Un allievo con un allenamento spirituale insufficiente, per quanto bravo tecnicamente, diventerà estremamente nervoso nei momenti critici e verrà sconfitto. Molti tra coloro che venivano considerati maestri dell'arte praticavano regolarmente la meditazione Zen. Vi è un profondo legame tra il concetto buddista Zen di vuoto e lo spirito delle arti marziali.

Il vuoto implica il distacco da tutte le cose mondane. Più si desidera vincere o si teme la morte meno il proprio corpo obbedirà alla propria volontà. Se si riesce a raggiungere uno stato di vuoto non c'è nulla da perdere e pertanto sia il corpo sia la mente sono liberi.

Uno degli obiettivi della pratica dello iaido oggi potrebbe essere il raggiungimento di questa libertà spirituale. Lo stress colpisce le persone in diversi modi e ci si ritrova schiavi della civiltà materialista. Liberandosi dallo stress attraverso la pratica dello iaido si diventa motivati a vivere in modo più naturale, superando un eccessivo materialismo.

Lo studio dello IAIDO a Nipponto Dojo. inizia con lo ZEN KEN REN IAIDO u , un sistema di dodici kata di base elaborato in tempi recenti dalla Federazione giapponese a partire dai tratti fondamentali delle Scuole principali. Successivamente, conseguito il grado di Dan, si inizia lo studio degli stili antichi, di difficoltà maggiore. A Nipponto Dojo si studia come scuola antica (Ko Ryu) Musoshinden Ryu.

Lo IAIDO e il KENDO, per le loro caratteristiche, sono complementari; così, pur essendo perfettamente possibile praticare solo l'uno o l'altro, è buona cosa studiarli entrambi, o almeno integrarli a un livello elementare. Non e' necessario avere gia' praticato altre arti marziali.

 

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